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Venere 23: potrebbe andare peggio potrebbe..

Oggi parleremo di una delle campagne pubblicitarie più attese del 2023: Venere 23.
Si, avete capito bene, stiamo parlando della campagna pubblicitaria commissionata dal Ministero del Turismo Italiano e realizzata dall’agenzia Armando Testa, una delle migliori d’Italia.
Ci sono state molte polemiche riguardo ai 9 milioni di euro di budget, ma è importante sottolineare che gli spazi pubblicitari hanno un costo elevato, quindi il budget non è così sorprendente.
Il target di questa campagna sono i turisti, in particolare quelli provenienti dall’Europa, dai Paesi del Golfo, dagli Stati Uniti, dal Centro e Sud America, dalla Cina, dall’India, dal Sud Est Asiatico e dall’Australia. La campagna si sviluppa principalmente negli hub turistici internazionali, il che spiega il costo elevato degli spazi pubblicitari.
Questa campagna si rivolge a chi ha la voglia di esplorare l’Italia con spirito giovane, senza fare distinzione di età, nazionalità o professione. Tuttavia, il visual probabilmente non è destinato ai turisti italiani.
Oltre ai grandi formati in aeroporti e stazioni, la campagna utilizzerà anche i social media. Ho fatto una mini ricerca sui social e ho notato che Instagram sarà uno dei canali principali, con l’account Venere23  come  testimonial.
Inizialmente volevo criticare il visual della campagna, ma mi rendo conto che il problema potrebbe essere il brief del committente, che forse non è sufficientemente chiaro.
Il mio problema sono  il target e i mezzi di questa campagna. A chi è veramente rivolta ?
E dunque, oltre ai grandi formati in aeroporti e stazioni, quali canali sfrutterà questa campagna?
Ho fatto una mini ricerca social dalla quale ho notato che:
Instagram, Venere23 con la sua testimonial Venere che comunica in inglese, forse la farà da padrona;
Ma non è finita abbiamo:
Instagram  Italia con altro logo che parla italiano e inglese con un numero dignitoso ma non troppo di  follower (a mio avviso il canale migliore per il momento)
Poi abbiamo uno scomposto Youtube uno a  marchio Italia, ma un altro, che comunica prevalentemente in italiano ma anche in inglese, sul quale non troviamo traccia della nuova campagna pubblicitaria.
E altro triste Youtube del ministero del Turismo dove viene pubblicizzata la campagna…
Evviva abbiamo un website italia.it (bel dominio !)
A seguire un mappazzone di immagini e loghi  tuttinsiemeappiccicati di twitter
A finire un altro canale facebook con un altro logo ancora, che però  parla solo italiano!
Abbia pazienza il lettore: non me la sono sentita di deprimermi guardando anche gli altri canali.
Il mio post voleva essere l’ennesimo criticone sul visual ma mi rendo conto che non è l’agenzia è il brief del committente che forse è confuso.
Vi metterò alcune immagini e fonti.. prima di criticare verificate! Può sempre andare peggio.


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