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Quando il Coaching incontra l’Universo di Star Trek: Lezioni dalla Flotta Stellare – Leadership

Recentemente, ho letto un divertente commento su LinkedIn di un membro della rete di contatti, che ha paragonato il lavoro di team a quello dei Borg. Questo commento ha scatenato la mia immaginazione e, da appassionata di fantascienza e in particolare di Star Trek, ho iniziato a riflettere sulla profondità di questa associazione. ” La resistenza è stata inutile”. Sono colpevole di essere un po’ nerd, quindi ho pensato di utilizzare i miei eroi come simboli di una metafora umana. Credo che tra viaggi interstellari e incontri con esseri extraterrestri, c’è molto da imparare sul coaching e la leadership. I personaggi dell’universo di Star Trek possono offrirci preziose lezioni , sia positive che negative e, non mi sarebbe dispiaciuto essere coach di alcuni di loro ed averne altri come esempi di leadership. Andiamo in ordine. Il mitico Capitano Kirk (serie storica) ci mostra l’importanza della comunicazione efficace e dell’ascolto attivo, mentre il capitano tenente Spock rappresenta l’equilibrio emotivo e la capacità di prendere decisioni razionali anche in situazioni di grande stress. Passiamo agli anni novanta. Il Capitano Jean-Luc Picard, si focalizza sul  potere del lavoro di squadra e della collaborazione tra individui diversi ma complementari. Anche i cattivi della serie, come Khan e i Borg, ci offrono importanti spunti di riflessione sulla leadership e sulle conseguenze negative di una visione chiusa e uniforme. Ma cosa possiamo imparare dall’universo di Star Trek in termini di coaching e leadership? Ecco alcune lezioni da tenere a mente.

La comunicazione efficace

Come abbiamo visto, il Capitano Kirk è un leader che sa comunicare in modo chiaro ed efficace con i membri del suo equipaggio, valorizzando le loro competenze e incoraggiandoli a dare il massimo. Un coach deve essere in grado di comunicare in modo simile con il proprio team, ascoltando le loro idee e prospettive e lavorando insieme per raggiungere gli obiettivi.

L’equilibrio emotivo

Spock ci insegna l’importanza di trovare un equilibrio tra razionalità ed emozionalità, evitando di cadere in decisioni affrettate o poco ponderate. Un coach deve essere in grado di gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, senza lasciarsi sopraffare dalle situazioni difficili.

Il potere del teamwork in Star Trek: The Next Generation

Il Capitano Picard crede fermamente nel potere del lavoro di squadra e della collaborazione tra individui diversi ma complementari. Un leader deve essere in grado di creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo, dove ogni membro del team ha un ruolo importante da svolgere. La USS Enterprise-D, sotto il comando di Picard, è un esempio perfetto di come un gruppo di individui diversi possa unire le proprie forze per raggiungere obiettivi comuni.

La valorizzazione delle diversità

La serie ci mostra come individui provenienti da culture e mondi diversi possano unire le proprie forze per raggiungere obiettivi comuni. Un’ ispirazione per valorizzare le differenze tra i membri del proprio team, creando un ambiente inclusivo e rispettoso. La comunicazione, l’equilibrio emotivo e il lavoro di squadra sono solo alcune delle competenze che possiamo imparare dalle avventure della Flotta Stellare.

Chi di loro può avvantaggiarsi di un coach?

Personalmente, non vedo l’ora di fare il coach di un Klingon arrabbiato o di un Vulcan talmente emotivamente represso da non sapere più se esiste. Chissà, forse riuscirò a far emergere il loro potenziale nascosto e a trasformarli in veri leader galattici!  “E’ importante notare l’importanza del coaching per tutti i personaggi della serie Star Trek: The Next Generation. Nella prossima “puntata” parleremo di: Q. E delle performance di miglioramento di alcuni personaggi. Ora non ci resta che salire a bordo e partire verso nuove frontiere, chiudo il diario del capitano: ”  Scotty, beam me up !”

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