Questo titolo lo dedico a quella canzone di Modugno – Bonaccorti: Amara terra mia, sentitela se volete, è bella, struggente ed anche piena quel senso di abbandono molto sudico.
Ma io la vedo in modo diverso: non è amara la mia terra, è ricca è piena, non è amara ma, minchia, mi tratta male|!
Mi schiaffeggia in faccia ogni giorno che non le appartengo più, che non posso capire, che l’ho tradita, ed io, come un’innamorata fanciulla, tremola la voce, senza sensi e senza senso, le ripeto che “sono tornata, e lo faccio, tesoro mio bello, gioia, ogni volta che posso.”
Ma non mi vuole più bene, la mia terra, io lo so.
Non trovo i ricci sotto gli scogli, non trovo più le putie, non trovo un briciolo di indignazione, minchiazza, dove sei terra mia!
E poi rallento, come in un duello, il respiro umido e mi rendo conto che le cose non sono cose, sono emozioni; e le parole non sono parole ma fiato adatto a respirare.
Ma io vengo dall’oriente, io vengo dalle emozioni vive, vengo dal’Etna – Le ripeto!
E’ una sensazione diversa da tutti gli altri eh.. qui è il vulcano che mi ha coccolata e il mare che mi ha cullato.
E mentre lo penso e scrivo ritorno bambina.
Non c’è nulla da fare questa terra non mi vuole.
Non le appartengo più da quando l’ho salutata sul traghetto con le mie lacrime, quelle si amare!
Io ho sofferto, cara la mia Sicilia. Non tu!
Io ti odio come un’innamorata sa fare, ti ucciderei come una pazza può fare. E lo dico pensando solo che se tu volessi potresti distruggerci ogni giorno, raderci al suolo con i tuoi maremoti, terremoti, Entamoti.. e, cazzo non lo fai! Non sei amara! Cazzo cantano quelli!
Ma ti ho capito, terra mia, stai subendo tutti noi, ti stai “ammuccando e suppando” il danno che stiamo facendo alla tua potente natura..e lo fai solo per non darci sazio, solo per non farci fottere i soldi con il soldo post catastrofe ! Io ti conosco..
E minchia, se ti odio!
lo faccio, perché sei generosa e furba
E cazzo se ti amo! minchia!
Perché forse ho torto! Tu sei la mia culla che, nessuno vuole difendere e… se ti aspetti che io faccia qualcosa, no, non no io no, che io sono stanca, io vivo fuori.
Ti odio e ti abbraccio.
Chiedimi di difenderti, orgogliosa stronza terra mia, chiedimelo piano, sussurramelo con gli odori che sai spigionare e, minchia, io lo farò.
Chiedimelo cazzo, come lo chiede l’amore! Ma tu muta stai.
Non sei amara, Sicilia, sei orgogliosa e stupida come me quando sono innamorata
..e tu, stronza, lo sei di me.