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Non si può non comunicare

Oggi voglio parlarvi di un concetto molto interessante che mi riporta ai banchi universitari: “non si può non comunicare”.

Questa affermazione di Paul Watzlawick ci ricorda che ogni volta che ci comportiamo, stiamo trasmettendo qualcosa, anche se non intendiamo farlo.

Ma cosa significa esattamente?

In sostanza, ciò che Watzlawick, Bavelas e Jackson., intendevano nel libro  “Pragmatics of Human Communication: A Study of Interactional Patterns, Pathologies, and Paradoxes” era che ogni comportamento umano può essere interpretato come una forma di comunicazione, anche se non è intenzionale.

Ad esempio, il silenzio può comunicare disapprovazione, l’irritazione può essere trasmessa attraverso un sospiro o un’espressione del viso, e le azioni possono parlare più delle parole.

Immaginate di essere in una riunione di lavoro. Siete seduti lì, ascoltando la presentazione del vostro capo, quando all’improvviso sbadigliate. Anche se non avete detto niente, avete comunque comunicato qualcosa al tuo capo e ai tuoi colleghi: che siete stanchi o annoiati.

Non solo è impossibile non comunicare, ma ogni comportamento che viene fatto ha un impatto sulla comunicazione.

Anche l’assenza di una comunicazione intenzionale può comunicare un messaggio, come quando si decide di non rispondere a una telefonata o di non inviare un messaggio di testo.

Essere consapevoli della nostra comunicazione è importante perché può aiutarci a evitare equivoci e a migliorare le nostre relazioni. Ad esempio, se una persona si comporta in modo distaccato o freddo, il suo partner potrebbe interpretare questo come un segnale di disinteresse o insoddisfazione nella relazione, anche se non c’è alcuna intenzione di comunicare questo messaggio.

Il contesto in cui avviene la comunicazione è altrettanto significativo.

Il modo in cui ci comportiamo con un amico informale sarà diverso dal modo in cui ci comportiamo con un capo formale o un estraneo. Anche la cultura, le norme e le convenzioni sociali possono influenzare la comunicazione.

Ma la comunicazione non riguarda solo le interazioni personali.

Pensiamo alla pubblicità e i media di massa sono forme di comunicazione che possono influenzare il modo in cui pensiamo e agiamo.  Se vediamo una pubblicità per una nuova marca di scarpe che promuove uno stile di vita attivo e dinamico, potremmo essere influenzati a pensare che quelle scarpe siano adatte per fare sport.

Ogni comportamento umano può essere interpretato come una forma di comunicazione, anche se non è intenzionale. Essere consapevoli della nostra comunicazione può aiutarci a migliorare le nostre relazioni e a evitare equivoci. Il contesto in cui avviene la comunicazione è significativo e anche la pubblicità e i media di massa possono influenzare il nostro modo di pensare e agire.

Ma perché è così importante comprendere questa teoria? Semplice! Se siamo consapevoli della nostra comunicazione, possiamo migliorare le nostre relazioni, il nostro lavoro e la nostra vita in generale.

Questo libro scritto del lontano 1967  insieme e Janet Beavin Bavelas e Don D. Jackson, è un must della teoria della comunicazione e ha influenzato numerosi altri studiosi nel campo della psicologia e della teoria della comunicazione. Il loro lavoro ha avuto un impatto significativo sulla comprensione della comunicazione umana e ha fornito importanti contributi alla ricerca nella materia.

Per me rimane un manuale un po’sgualcito da riaprire all’occorrenza e un concetto su cui riflettere sempre per migliorare non solo nel lavoro.

BATTERIA DI CITAZIONI  di Watzlawick A CUI ISPIRARSI

  • “Le parole sono finestre (oppure muri) dipende da noi usarle per comunicare o per isolare.”
  • “La realtà è l’invenzione di un essere umano che ne ha bisogno.”
  • “Il significato di un messaggio è nel comportamento dell’ascoltatore.”
  • “Nessuno può evitare di comunicare. Ogni comportamento è comunicazione.”
  • “La comunicazione è un’arte e una scienza.”
  • “La comunicazione è il trucco della vita.”
  • “I problemi non possono essere risolti con lo stesso modo di pensare che li ha creati.”
  • “Il cambiamento è possibile solo nel presente. Il passato non esiste più e il futuro non è ancora accaduto.

 

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